Effetto Balassa Samuelson
{{{Cosa spiega}}}
I paesi con una forte crescita produttiva sperimentano anche una forte crescita dei salari, che porta a tassi di cambio reali più alti. L'{{effetto Balassa-Samuelson}} spiega come un {{aumento dei salari}} nel settore dei beni commerciabili in un'economia emergente possa portare anche ad un aumento dei salari nel settore dei beni non commerciabili - i servizi.
Il conseguente aumento dell'inflazione rende il tasso più elevato nei Paesi con una rapida crescita rispetto a quelli con una crescita lenta, i Paesi sviluppati.
La descrizione dell’effetto è stata proposta dagli economisti Bela Balassa e Paul Samuelson nel 1963.
{{{Cosa dimostra}}}
L’effetto Balassa-Samuelson dimostra che il tasso di inflazione ottimale per i Paesi in via di sviluppo è più alto di quello dei Paesi sviluppati. I primi crescono diventando più produttivi e sfruttando il territorio, il lavoro e il capitale in modo più efficiente.
{{{I risultati}}}
Questo si traduce in una crescita dei salari sia per i beni commerciabili sia per quelli non commerciabili della stessa economia. Le persone consumano più beni e servizi in relazione all'aumento dei salari, che a sua volta fa aumentare i prezzi.
Quando i salari aumentano più lentamente rispetto alla produttività, i Paesi producono più di quanto possano consumare, arrivando ad un surplus di produzione e di moneta non impiegata. Invece, quando i salari aumentano più velocemente rispetto alla produttività, i lavoratori consumano più beni e il surplus diminuisce.
{{{Il tasso di cambio}}}
L'effetto che l’apprezzamento del tasso reale di cambio ha sull'economia emergente dipende dal tasso di cambio del Paese stesso: statico o fluttuante. I Paesi con un tasso di cambio statico assisteranno ad un aumento generale dei prezzi, mentre i tassi di cambio fluttuanti vedranno un aumento del tasso di cambio stesso.